Riscritta la protesta di Fuarce Friûl per
"il sole 24 ore" Triveneto

 
 

Nel corso di una recente riunione a Udine della direzione di Fuarce Friûl, movimento autonomista friulano, si sono discusse alcune problematiche in relazione all’imminente censimento generale della popolazione, in particolare sulla mancata applicazione della legge 482/1999 (Tutela delle minoranze linguistiche) nella stesura degli stampati di rilevamento attualmente in distribuzione presso ogni famiglia friulana.

            Detti moduli sono predisposti esclusivamente in lingua italiana, per cui sono in contrasto con la suddetta legge 482/99 che prevede la pubblicazione anche nella lingua ammessa a tutela, nei rispettivi territori, degli atti ufficiali dello Stato, delle regioni e degli enti locali. Inoltre, risulta non prevista la voce relativa alla dichiarazione di appartenenza alla “nazionalità”, in quanto è possibile indicare solo la “cittadinanza”. In questo modo l’ISTAT ha voluto evitare l’emersione di sentimenti di appartenenza ai gruppi etnico-linguistici presenti  in Italia.

            Preoccupa il perdurante silenzio sia delle tante fantomatiche associazioni, il più delle volte create ad arte come appendici di partiti statali sul territorio al fine di utilizzare a proprio vantaggio i contributi erogati dalla suddetta legge o da altre disposizioni studiate ad hoc,  sia dei sedicenti autonomisti, intruppati all’interno delle formazioni politiche, che devono subire passivamente le decisioni che vengono prese ad Arcore, a Gemonio o a Roma.

Evidentemente, quando non sono in palio poltrone, incarichi politici o civili remunerati, nessuno parla della questione della tutela del gruppo etnico-linguistico friulano. Tutto ciò è utile solo quando si tratta di sbandierare una friulanità di comodo in occasione delle elezioni per accaparrarsi voti che poi vengono sistematicamente traditi nella pratica politica di tutti i giorni.

Inoltre, nasce un forte dubbio sulle modalità di applicazione della legge di tutela tale da far pensare che il friulano sia ritenuto lingua minoritaria di serie B rispetto ad altre considerate di serie A: infatti, nella nostra regione sono in distribuzione, pur se in alcuni comuni delle sole province di Gorizia e Trieste, moduli in versione bilingue (italiano-sloveno).

         Di fronte a tutte queste inadempienze Fuarce Friûl protesta ed invita i friulani e tutti coloro che si sentono tali a fare opera di disobbedienza civile, per esempio respingendo i moduli in lingua italiana o a riconsegnarli in bianco, senza rilasciare dichiarazioni di sorta agli incolpevoli rilevatori del censimento.

 Udine, 18.10.2001

il segretario politico di Fuarce Friûl

Sergio Cragnolini