Traduttori in friulano alla Regione

Il Consiglio regionale si è aperto in friulano . "La sentade e je vierte" ha dichiarato il presidente Tesini, con tanto d'interprete friulanofona che, assieme a quella slovena, per la "modesta" cifra di 1000 euro a seduta ha provveduto a rendere partecipi tutti i rappresentanti che da soli non potevano comprendere ciò che il presidente e quelli che volevano esprimersi in friulano dicevano. Noi da bravi cittadini lodiamo innanzitutto l'iniziativa che dimostra da un lato grande apertura mentale, ma dall'altro evidenti limiti, determinati anche dalle lacune delle leggi. Ci chiediamo se valga la pena di retribuire una persona (le cui capacità d'interpretazione friulane non sono garantite da nessuno dei titoli di studio posseduti) con così tanti soldi per un solo giorno di lavoro, quando persone magari più qualificate chiederebbero una retribuzione meno elevata. Questione di appalti, crediamo. Infatti è stato scritto che la sperimentazione di 4 mesi sarebbe stata appaltata a un'agenzia di traduzioni triestina. Ora per chi non fosse del settore spieghiamo un po' come funzionano le cose. In Italia un albo dei traduttori o degli interpreti vero e proprio non esiste. Ciò implica che potenzialmente anche un ingegnere che abbia discrete competenze linguistiche acquisite sul campo possa improvvisarsi traduttore o interprete. Invertire la cosa però non è possibile, infatti un albo degli ingegneri esiste. Dunque in Italia non è possibile definire le competenze se non con un titolo di studio. In Friuli il problema è addirittura più grave. Ci chiediamo su quali basi si sia affidato il lavoro a una ditta di traduttori e interpreti in lingue estere quando esistono istituzioni che "governano" e decidono sul friulano , come Filologica e Arlef. Forse anche queste ultime hanno rinunciato a interessarsene. Il titolo di studio di laurea per traduttori in e dal friulano esiste: non così quello di interpreti. Ci chiediamo allora come mai molti possano improvvisarsi traduttori di friulano senza alcun titolo, mentre quando serve un interprete ci si rivolge a un'agenzia. Mancano delle regole di base.

Matteo Cendou

Sergio Fantini

traduttori laureati in lingua friulana presso l'Università di Udine (sede di Gorizia)

Lettera apparsa su Il Gazzettino del 10 febbraio 2006