Come forse sapete alcuni giorni fa la Giunta regionale ha approvato un disegno di legge che dovrebbe tutelare la lingua friulana integrando la L.R: 15/96 (Norme per la tutela e la promozione della lingua e della cultura friulane), tenendo conto anche dell'entrata in vigore della L. 482/99 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche).
Le Regione aveva nominato una Commissione di esperti per la stesura di tale disegno di legge, ma il testo approvato dalla Giunta č stato stravolto rispetto all'originale, al punto tale da risultare un passo indietro rispetto alla normativa statale e regionale. Lasciando perdere la questione metodologica, per cui prima si istituisce una commissione e poi si ne stravolgono le conclusioni, le modifiche apportate hanno prodotto un testo incoerente e, in alcuni articoli, addirittura anticostituzionale.
Noi operatori linguistici sentiamo il dovere di informare l'opinione pubblica su quanto sta succedendo, su questa situazione che rischia di mettere in pericolo le conquiste degli ultimi 10 anni di politica linguistica. L'obiettivo č rendere pubblico il nostro dissenso: i tempi sono stretti ma qualcosa puņ essere ancora tentato. Ora la discussione del disegno di legge passerą in Consiglio Regionale, e vogliamo far capire a chi dovrą decidere, ma anche alla popolazione, che l'unica decisione possibile č approvare il testo originale, cosģ com'č stato formulato dalla Commissione di esperti.
Questo documento č firmato non solo da operatori di linguistici friulani perché il problema č regionale, non riguarda solo la lingua friulana, ma tutta la politica linguistica del Friuli Venezia Giulia, e tutto il sistema delle minoranze linguistiche regionali. 
Vi preghiamo di riportare interamente il testo allegato e citare nominalmente tutti i sottoscrittori dello stesso.
RingranziandoVi anticipatamente, porgiamo cordiali saluti.

Christian Romanini, Priscilla De Agostini, Federica Angeli
operatori linguistici addetti allo sportello per la lingua friulana e tedesca
a nome di tutti i sottoscrittori del documento allegato.
 


 

 

 

Une propueste indecente: la Zonte Illy nus taie la lenghe

 

Ta chestis setemanis la Zonte Illy e ą fate buine une propueste di leē regjonāl che e varčs di conventā a tutelā la lenghe furlane, rinfuarcint e integrant la Leē 15 fate buine de Regjon  F.V.J. tal 1996.

 

O doprģn il condizionāl parcč che, par come che le viodģn nō, no je vere che si trate di une leē che e permetarą di miorā la situazion de nestre marilenghe.

Noaltris operadōrs linguistics, che o lavorģn tai ents locāi e teritoriāi, e che ogni dģ o vin a ce fā cu la situazion dificile che la lenghe furlane e je daūr a vivi, o crodģn che la lenghe furlane e vedi bisugne di intervents seris e no di sflocjis!

 

Une propueste di cualitāt e jere stade preparade di un grup di esperts che a vevin lavorāt par mźs, metint dongje un test che al leve te direzion juste: afermazion dal dirit di podź doprā il furlan in ogni situazion; la presince di un orghin tecnic responsabil de politiche linguistiche regjonāl (ARLeF) che al varčs vūt di lavorā cun serietāt e continuitāt; une scuele metude finalmentri tes condizions di podź dā une istruzion plurilengāl ai nestris students, come che za e previōt la Leē statāl 482/99... E la liste des riformis positivis e varčs podūt lā indevant inmņ.

 

Invezit NO! Parcč che la Zonte Illy e ą fat capī che chestis robis lis judiche “masse” pe nestre lenghe, e e ą decidūt di butā par aiar il lavōr di mźs e mźs di int che e lavore di agns a pro de lenghe furlane, e di intervignī in maniere pesante sul test!

Noaltris operadōrs dai sportei linguistics o vin confrontāt i doi tescj e si sin rindūts cont che, se ta chescj agns a jerin stāts fats tancj pas indevant, cun cheste gnove propueste di leē il Friūl al fasarčs un salt indaūr di passe 10 agns: e je stade fintremai taiade la definizion dal ūs de lenghe furlane come di un dirit!

 

Il nestri interčs nol č politic, ma al č chel di tecnics che a lavorin intal setōr de promozion linguistiche, cussients des problematichis che a son tal meti in vore lis normis di tutele, ma convints che si ą di lā indevant e no indaūr.

Ce che al ą stāt fat bon de Zonte regjonāl nol va ta chź direzion. Si trate di un pas indaūr rispiet ae leē statāl di tutele des minorancis linguistichis e ancje rispiet ae politiche europeane ta chest setōr.

 

Al č ancjemņ timp par comedā i erōrs fats e par chest e je bisugne che il Consei regjonāl al torni sul test de propueste fate indenant dai esperts. Al č impuartant l'impegn di ducj par lā ta cheste direzion e par convinci i conseīrs regjonāi a cjapā cheste strade.

 

 

Se cussģ nol ves di jessi, al č ben che ancje lōr si visin che ca di cualchi mźs si varą di lā a votā, e i furlans a varan di meti sul plat de belance ancje l'impegn che lis fuarcis politichis, sedi a centriēampe sedi a centridrete, a ąn metūt par difindi la lenghe furlane e dut il patrimoni plurilengāl, unic vźr element che al justifiche e che al fonde la specialitāt de nestre regjon. Forsit lis elezions no si vincin dome cu la tutele linguistiche, ma i nestris politics a ąn di rindisi cont che, cence i furlans e il furlan, al č facil pierdilis.

 

Una proposta indecente: la Giunta Illy ci taglia la lingua

 

 

In queste settimane la Giunta Illy ha approvato una proposta di legge che dovrebbe servire a tutelare la lingua friulana, rafforzando e integrando la Legge 15 approvata dalla Regione F.V.G. nel 1996.

Usiamo il condizionale perché, per come la vediamo noi, non č vero che si tratta di una legge che permetterą di migliorare la situazione della nostra madrelingua.

Noi operatori linguistici che lavoriamo negli enti locali e territoriali, e che ogni giorno abbiamo a che fare con la situazione difficile che la lingua friulana sta vivendo, crediamo che la lingua friulana necessiti di interventi serii e non di stupidaggini!

Una proposta di qualitą era stata preparata da un gruppo di esperti che avevano lavorato per mesi, stilando un testo che andava nella direzione giusta: affermazione del diritto di poter usare il friulano in ogni situazione; la presenza di un organo tecnico responsabile della politica linguistica regionale (ARLeF - Agjenzie regjonāl pe lenghe furlane) che avrebbe dovuto lavorare con serietą e continuitą; una scuola messa finalmente nelle condizioni di poter dare un'istruzione plurilingue ai nostri studenti, come gią prevede dalla Legge statale 482/99... E la lista delle riforme positive sarebbe potuta proseguire ancora per diversi punti.

Invece NO! Perché la Giunta Illy ha fatto capire che queste cose le ritiene “troppo” per la nostra lingua, e ha deciso di buttare all'aria il lavoro di mesi e mesi di persone che da anni lavorano a favore della lingua friulana, e di intervenire pesantemente sul testo!

Noi operatori degli sportelli linguistici abbiamo confrontato i due testi e ci siamo resi conto che, se in questi anni si erano fatti tanti passi avanti, con questa nuova proposta di legge il Friuli farebbe un salto indietro di oltre 10 anni: č stata addirittura cancellata la definizione che afferma che l'uso della lingua friulana č un diritto!

Il nostro non č un interesse partitico, ma č quello di tecnici che lavorano nel settore della promozione linguistica, consapevoli delle problematiche per l'attuazione delle norme di tutela, ma convinti che si debba andare avanti e non indietro

 

Ciņ che č stato approvato dalla Giunta regionale non va in questa direzione. Si tratta di un passo indietro rispetto alla legge statale di tutela delle minoranze linguistiche e anche della politica europea in questo settore.

C’č ancora tempo per rimediare agli errori fatti, per questo č necessario che il Consiglio regionale ritorni sul testo della proposta presentata dagli esperti. L’impegno di tutti č importante per andare in questa direzione e per convincere i consiglieri regionali a seguire questa strada.

Se non sarą cosģ, č bene che anche loro si rendano conto che tra qualche mese ritorneremo alle urne, e i friulani dovranno mettere sul piatto della bilancia anche l'impegno che le forze politiche, sia di centrosinistra sia di centrodestra, hanno messo per difendere la lingua friulana e tutto il patrimonio plurilingue, unico vero elemento che giustifica e che fonda la specialitą della nostra regione. Forse le elezioni non si vincono solo con la tutela linguistica, ma i nostri politici devono rendersi conto che, senza i friulani e il friulano, č facile perderle.!

Seguono 15 firme di operatori addetti allo sportello linguistico

(SI PREGA DI CITARE TUTTI 15 I NOMI)

Alessandro Carrozzo, Sportellista di lingua friulana

Christian Romanini, Sportellista di lingua friulana

Elena Zanussi, Ex sportellista di lingua friulana

Federica Angeli, Sportellista di lingua tedesca

Federica Mecchia, Sportellista di lingua friulana

Isa Dorigo, Sportellista di lingua friulana

Laura G. Lazzara, Sportellista di lingua friulana

Lorena Zuccolo, Sportellista di lingua friulana

Maria Grazia Lacovig, Sportellista di lingua friulana

Maurizio Biasizzo, Sportellista di lingua friulana

Priscilla De Agostini, Sportellista di lingua friulana

Rosalba Della Pietra, Sportellista di lingua friulana

Rossella Malisan, Sportellista di lingua friulana

Sara Cuomo, Ex sportellista di lingua friulana

Sara Maieron, Sportellista di lingua friulana