Lettera aperta

  Al Presidente della Regione Friuli - Venezia Giulia, Riccardo Illy.

 

Disetti contro l’istituzione della Provincia dell’Alto Friuli.

I sottoscritti Consiglieri Comunali della Lista Civica Gemona e Oltre / Oltri Glemone, Claudio Sangoi e Gianfranco Cattani, stante la delicatezza e l’urgenza dell’argomento, chiedono un Suo autorevole e tempestivo intervento politico chiarificatore circa il comportamento contrario all’istituzione della Provincia dell’Alto Friuli da parte del Sindaco Disetti, in carico al Gruppo Consiliare Regionale della Margherita, facente parte della Sua squadra di Governo, che è favorevole alla Provincia dell’Alto Friuli.

In occasione del Consiglio Comunale, convocato in seduta straordinaria il 18 c.m., il 1° oggetto all’Odg:

 “ Attivazione procedura referendaria per l’istituzione della Provincia dell’Alto Friuli”, è stato trattato in modo distorto, strumentale ed opportunista, basato sulla disinformazione della popolazione e del Consiglio. Col risultato di non giungere all’attivazione del Referendum, come da oggetto, ma di produrre un’originale Delibera a dimostrazione dell’esistenza di una netta volontà politica, senza copertura di legge, contraria alla nuova istituzione. Ciò può essere dovuto alla forzata interpretazione delle norme, al certamente forte risentimento “contro” e alle paure di futuri danni. Questa Delibera potrebbe creare equivoci sulla partecipazione dei Gemonesi al Referendum. I sottoscritti temono che non tutti i Comuni “territorialmente interessati” possano dare contemporaneo inizio alla costruzione del futuro Ente. Con ulteriori successive disparità da rincorrere e rimediare. Nessuno vuole imporre aprioristicamente un determinato indirizzo alla popolazione, anche se altrove, non a Gemona, i Consigli Comunali interessati hanno discusso e valutato l’istituzione dell’Ente Provincia come un’opportunità e una risorsa a loro disposizione. Nessuno, altrove, percepisce la futura Provincia come un ostacolo per gli interessi del proprio Comune. Nessuno può negare la necessità di un profondo cambiamento politico - amministrativo nella gestione delle risorse disponibili sul territorio, realizzabile con la riforma e l’autonomia degli Enti locali, nel rispetto delle norme che essi si daranno o che già hanno. Noi incominciamo a darci quelle per una Provincia, che ovviamente ancora non esiste. Muovendo dalla sua istituzione e, più precisamente, dall’attivazione della procedura referendaria. Il voler inficiare il costruttivo e il positivo spirito istitutivo dell’Ente, con animosità populiste e con valutazioni non ponderate ed approfondite dei contenuti, può mettere a rischio un più giusto ed equilibrato assetto della qualità della vita futura per le nostre popolazioni. Nessuno può equivocare “fra i contenuti e i principi del Referendum” e “le motivazioni ed i fini della Provincia”. La popolazione ha il diritto di dire o no alla Provincia. Dopo essere stata adeguatamente informata e preparata per tale appuntamento. Al cittadino non può essere negato l’accesso alla democrazia ed alla libertà della scelta referendaria. Il “vedere” l’istituzione della futura Provincia con l’ottica “contro”, impostata dal Sindaco Disetti, significa non aver capito e superato “le problematiche nemiche dello sviluppo di Gemona e del Gemonese”. Significa voler continuare a gestire Gemona come l’”hortus conclusus” della propria personale ideologia, della propria politichetta di amicale sodalità, della miopia politica, della debolezza e dell’obsolescenza culturale. E’evidente che l’inattesa elezione non ha consentito all’ondivago Sindaco Disetti, di adeguare in tempo utile la propria politica estemporanea, a quella della Margherita. Infatti, solo poco prima del 22 marzo u. s. egli era ancora in odore di F.I. , contraria alla Provincia. I Comprensori sono opera della precedente Giunta Regionale! Ancora prima, era un punto di forza dell’imperante “contropartitismo”. A suo tempo, comprese e adoperò la sinistra, favorevole alla Provincia. Altrettanto fece con la destra, contro la Provincia. AN inclusa. Ciò che preoccupa i semplici cittadini gemonesi, che come i sottoscritti non hanno la garanzia della stessa attendibilità di un primo cittadino, presso i luoghi del “Potere Alto”, è che le medesime leggi possano indistintamente produrre sia ottimi risultati, se a adoperarle sono persone sagge, preparate e credibili, sia danni irreparabili, per generazioni di cittadini, se a sedere su certe sedie ci sono persone di segno contrario. Oltre alla richiesta di un Suo diretto intervento, desiderano anche farLe le seguenti proposte, nel caso il Referendum debba aver luogo, come ritengono, anche in Gemona:

- che nei 60 giorni precedenti il Referendum, si provveda ad informare, a preparare e ad assicurare compiutamente la popolazione e a chiarire la posizione della Regione sul merito politico dell’argomento;

- che l’Assessore Marsilio, in apposita seduta, venga a spiegare gli sviluppi tecnici e programmatori della sua funzione in rapporto all’istituenda Provincia.

Gemona del Friuli li, 19/07/2003  

                                                                    Lista CivicaGemona e Oltre / Oltri Glemone

                                                             Claudio Sangoi (Capogruppo) -………………………………………………

                                                      Gianfranco Cattani (Consigliere) ………………………………………………

 

Provincia dell'Alto Friuli? Mai
Il consiglio comunale di Gemona contro l'adesione: «Non ci conviene»
Gemona

«La Provincia dell'Alto Friuli? Se i carnici proprio la vogliono allora la facciano, ma senza di noi». È questo il messaggio che il consiglio comunale di Gemona ha inviato l'altra sera alla Regione. Uniche voci fuori del coro quelle di Claudio Sangoi e Gianfranco Cattani, entrambi della civica "Gemona e oltre", con il primo citato che ha detto chiaro e tondo: «È la gente che deve dire sì o no. Noi dobbiamo solo metterla nelle condizioni di esprimersi in un senso oppure nell'altro». Anche Cattani ha sottolineato che in quel contesto si trattava di rispondere unicamente al quesito della Regione (cioè se il referendum sulla Provincia vada fatto in concreto), e non prendere posizione pro o contro l'istituzione del nuovo ente. Per il resto è stato tutto un dare addosso all'ipotesi d'istituzione della cosiddetta Provincia dell'Alto Friuli, con il sindaco in prima linea a parlare addirittura di "referendum truffa" perchè non interesserebbe l'intera Provincia di Udine ma solo le popolazioni comprese negli ambiti territoriali dei Comprensori montani della Carnia e del Gemonese-Val Canale-Canale del Ferro. E oltretutto il risultato sarebbe scontato (gli aventi diritto al voto sono più numerosi in Carnia, dunque...). Giuseppe Tiso di An ha osservato che i gemonesi non vogliono aderire alla nuova Provincia; Davis Goi di "Proposta e impegno" ha affermato che in una simile configurazione territoriale l'ospedale di Gemona sarebbe ancora più a rischio di quanto già non lo sia oggi (Enzo Salvatorelli di "Per Gemona", ha parlato di chiusura certa); il vicesindaco Gabriele Marini ha detto che "sarebbe la morte del nostro polo scolastico, perchè rivoluzionerebbe il sistema dei trasporti"; Fabiano Floreani di "Proposta e impegno" ha dichiarato che Gemona non si può staccare da Buja e Osoppo.L'assemblea in definitiva - con le sole eccezioni di Claudio Sangoi e Gianfranco Cattani usciti dall'aula per protesta- questo ha deliberato: "di non accettare che il Comune di Gemona del Friuli faccia parte della nuova Provincia così come viene proposta dal documento d'intenti; di chiedere che il Comune di Gemona non sia inserito nella nuova Provincia; di chiedere che - qualora il quesito referendario comprenda il territorio del Comune di Gemona - che il referendum sia effettuato su tutto il territorio della Provincia di Udine; di chiedere che il quesito referendario sia riformulato escludendo Gemona dall'elenco dei comuni che costituiranno la Provincia dell'Alto Friuli".Carlo Alberto Sindici

Articolo apparso su Il Gazzettino del Friuli  di domenica 20 luglio 2003