Lega Nord e autonomisti: slitta l’incontro
 
OGGI LA RIUNIONE

 

Lega Nord e autonomisti si prendono un’altra giornata di rflessione e rimandano a oggi la riunione, in programma ieri sera, per la definizione del candidato alla poltrona di primo cittadino di Udine.
Le ipotesi possibili sembrano due: Maurizio Franz, capogruppo cittadino e consigliere regionale della Lega Nord, e Alberto di Caporiacco di Lega Friuli, esponente di spicco degli autonomisti. Un’altar voce, poi, darebbe Lega Nord e autonomisti uniti con lo stesso simbolo utilizzato nel ’98, ovvero «Per Cecotti movimento Friuli». Se questo si attuasse, gli elettori si troverebbero a districarsi fra il nuovo simbolo dell’ex sindaco «Convergenza per Cecotti» e quello vecchio. Ambienti autonomisti confermano che una simile decisione sarebbe possibile, essendo il simbolo depositato, a tutti gli effetti, da Marco De Agostini, leader del movimento Friuli.
Quanto poi alle valutazioni che hanno spinto gli autonomisti ad avanzare un proprio candidato, emerge, innanzitutto, l’esigenza di portare avanti l’esperienza del ’98 e dimostrare che ad avere invertito la rotta non sono stati loro, motivazione che ha poi fatto ventilare l’idea di riproporre il simbolo che fece vincere Cecotti. Qualche breve commento, nell’ipotesi che di Caporiacco risultasse il candidato sindaco di Udine, viene proprio dal leader di Lega Friuli. «Punterei al completamento dell’azione amministrativa della giunta Cecotti, a una visione maggiormente strategica per quanto attiene ai rapporti con il comune e le aziende partecipate oltre che rafforzare Udine come centro del Friuli». Alcuni punti del programma, iniziato nel ’98, per gli autonomisti non sono stati portati a termine, né si è compiuto il progetto di fare di Udine un centro di rilievo del territorio.
«Un centro – prosegue di Caporiacco – che doveva essere culturalmente più attivo con una vita teatrale vivace». Per gli autonomisti, Udine sconta, poi, il fatto che il primato della cultura è sempre appartenuto a Trieste. «Anche per questo motivo – conclude – risulta quanto mai indispensabile attivare collaborazioni con altre realtà anche extra regionali, penso a Venezia, Klagenfurt, Lubiana». Qualche battuta va poi all’avversario che di Caporiacco non percepisce come tale.
«La contrapposizione fra me e Franz – tiene a precisare – non nasce da rivalità personali ma su una questione meramente di metodologia politica, vale a dire il desiderio degli autonomisti di porre fine alla sequenza di appoggi dati ai leghisti da Cecotti a Fontanini, alla Guerra in queste elezioni regionali. Le istanze autonomiste sono, ora per questa inversione di rotta».
Lara Pironio

Articolo apparso sul Messaggero Veneto del 29.04.2003

 

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