Torreano di Cividale
E' morto a 93 anni don Amelio
Pinzano salvò Masarolis dall'incendio nazista
E'
morto a Udine, all'età di 93 anni, don Amelio Pinzano, il vicario che
durante la seconda guerra mondiale, nel 1944, salvò Masarolis da un
incendio. Era il 27 settembre, a Masarolis ci fu un rastrellamento delle Ss e don Amelio si schierò di fronte ai tedeschi che avevano piazzato le mitragliatrici davanti alla canonica. I soldati pensavano che all'interno si nascondessero dei partigiani e minacciavano di bruciare il paese dopo che già avevano incendiato le case di Tamoris e Cespatok. << Don Pinzano mentì - assicura la nipote Rosangela - ha raccontato spesso a me e a mia sorella Vittoriana questo episodio. Disse che non c'era nessun partigiano in paese e a garanzia di questa menzogna offrì la sua stessa vita. Così convinse le Ss a desistere dal loro intento omicida >>. A ricordare questo episodio, a Masarolis, c'è ancora una lapide posta dalla popolazione con l'intento di esprimere gratitudine nei confronti di quel prete che a più di 30 anni dalla fine della guerra ebbe modo di ricevere un altro segno di gratitudine particolarmente significativo. Il colonnello dell'aviazione Usa, Charles Ross Greening, attraversò ancora una volta l'oceano Atlantico e dall'America tornò nel piccolo borgo di Masarolis per cercare don Pinzano, il prete che lo salvò durante il conflitto mondiale nascondendolo in canonica e curandogli l'itterizia.
Nella sua autobiografia "Memorie vive", pubblicata nel 1995 da Chiandetti, don Pinzano ha raccontato tutti i passaggi più significativi della sua esistenza. Dal primo incarico in qualità di sacerdote delle comunità di Porzûs e Clap ricevuto nel 1937, al trasferimento a Masarolis nel 1940. Nato il 2 dicembre 1912 a Rodeano Basso da Siro e Alie Pinzano, sposi ventenni, don Pinzano fu tra i fondatori e promotori della famosa Mozione del clero friulano del 1967, amico di don Placeriani e probiviro del Movimento Friuli. Dal 1955 al 1988 è stato parroco del Sacro Cuore, poi è rientrato prete volontario a Masarolis e negli ultimi anni, finché le forze lo hanno sorretto, ha aiutato don Roberto Gabassi al Sacro Cuore vivendo a Udine insieme alla sorella Odilla. |
articolo apparso sul Messaggero veneto del 28 giugno 2005 - a firma di Cristiano Rigo
Una folla per l'addio a don Amelio Pinzano: << Un carattere schivo con un grande cuore >>
Una chiesa gremita ha dato
l'estremo saluto a don Amelio Pinzano. Nel 1944 a Masarolis << fermò le SS
e salvò il paese dalla distruzione e dalle deportazioni >>; qualche anno
prima, sempre in quelle impervie zone, aveva retto la parrocchia di Clap e
Porzûs; nell'immediato dopo guerra lasciò l'incarico di assistente delle
donne di Azione cattolica preferendo partecipare. a piedi nudi in giro per
il Friuli, ai pellegrinaggi della madonna missionaria. Nel 1955 è diventato parroco del Sacro Cuore e negli anni successivi si è anche impegnato con la Glesie furlane di pre' Checo Placeriani e col Movimento Friuli (che nel suo Coròt lo ha ricordato come <<probivìr e guide morâl dal partît >>). Nel '67 è stato tra i firmatari della famosa Mozione del clero friulano che mise in agitazione il Palazzo del potere politico. Nella sua lunga vita - 92 anni - spesa per gli altri, don Amelio Pinzano ne ha accumulate di benemerenze. E ieri, appunto, il riscontro gli è tornato, alla grande, centuplicato dagli interessi, nel corso dei solenni funerali che la comunità di via Cividale gli ha tributato per i 33 anni di apostolato al Sacro Cuore.
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articolo apparso sul Messaggero Veneto del 30 giugno 2005 - a firma di m.bl.