Marini: guardiano del Centro Storico e… del Potere.

 

           Con l’articolo in cronaca del 10 u.s., il Vice Sindaco Marini vuole prendere in mano il Comune, prima che gli sfugga, scoprendo, come per caso, il problema del “Centro Storico”. Al Marini d’oggi, come al Disetti di ieri, non interessa assolutamente nulla dei problemi di Gemona, altrimenti non tratterebbe questo con tanta disinvoltura e superficialità. Il “Centro storico” è solo uno degli argomenti che i nostri amministratori, di volta in volta propongono e sventolano sotto il naso dei concittadini. Soprattutto per il consenso su cose già decise fuori sede istituzionale. Vedasi ad esempio la fontana da 800milioni di vecchie lire.= di Piazza Garibaldi.

In ogni caso prendiamo atto che dal Palazzo si vuole far capire che s’incomincia a prendere in considerazione (!) una delle proposte da noi presentate col Bilancio di Previsione del 2000, per la rivitalizzazione del Centro di Gemona: il cambiamento di fondo della viabilità cittadina. Nello specifico abbiamo indicato, con dettagli politici, l’idea di una via che dai sedimi del “Bar Glemina” di Via Udine, si colleghi alla “Via XXVIII aprile”, presso la galleria a sud del Castello. Una via permeabile ai congiungimenti sia con Via Altaneto, sia con vasti parcheggi possibili, anche a più piani interrati, e capace di valorizzare terreni e siti sinora non considerati in un’area capace di unire e non di separare, come ora, il Centro di Gemona dalle realtà cittadine di Godo e di Piovega. Un respiro più ampio vien da se. Altre soluzioni viarie furono ventilate in passato, ma l’attuale “ad anello del colle” del Marini è la più “anoressica” delle possibili. Ha il limite di non prospettare la vera soluzione del problema della viabilità cittadina. Anzi, distruggerebbe completamente il Centro Storico, per la sua miopia. Ci permettiamo di ribadire la necessità di portare a Gemona idee nuove, soprattutto per quanto riguarda l’urbanistica. Idee da sostenere con metodi di collaborazione e di dialogo aperti e trasparenti. E’ attraverso il confronto che si trae il meglio a vantaggio di tutti. Ci facciamo aiutare in questo sforzo contro le resistenze al cambiamento, interessate, dalle parole del Presidente dell’Ordine degli architetti udinesi Giorgio Cacciaguerra, dette durante il recente simposio dedicato ai progetti di recupero dei Centri Storici, sul tema “Il progetto architettonico contemporaneo e l’Antico”, tenutosi a Gramogliano fra architetti, progettisti, docenti universitari, imprenditori e amministratori pubblici. Uno strumento utilissimo, da questo punto di vista, a parere di Cacciaguerra, sono i concorsi, … “strumento che, per la molteplicità di proposte che consente di mettere a confronto, rappresenta anche uno stimolo a una progettazione di qualità, vero e proprio punto di partenza per un’architettura in grado di valorizzare il territorio”. Poco prima l’ex-sottosegretario ai Beni culturali Vittorio Sgarbi, aveva sparato a zero sulla “pericolosità di quel progettista che, credendosi genio, combina danni irreparabili, snaturando con interventi improponibili i siti storici”. Caro Vice Sindaco non si ponga a paladino del Centro storico, solo per difendere quei poteri e quegl’interessi che nulla hanno a che vedere con gli interessi della Città di Gemona.

Gemona del Friuli, 12 luglio 2003.

                                                                          Claudio Sangoi

                                        Capogruppo Lista Civica – Gemona e Oltre / Oltri Glemone.